
Album "La Bustina di Minerva"
In questa gallery raccogliamo documenti che illustrano la genesi e la vita editoriale della raccolta di articoli La Bustina di Minerva di Umberto Eco (Bompiani, 2000), che fanno riferimento ai temi trattati nell’opera o hanno fornito uno spunto per uno dei testi contenuti nel volume. Questo è il resoconto di un’esperienza di lettura e di ricerca nel patrimonio della nostra biblioteca (con alcune escursioni su altre raccolte documentarie). Non c’è quindi nessuna pretesa di una presentazione esaustiva dei molti argomenti e materiali che la varietà caleidoscopica degli articoli potrebbe suggerire. La scelta di quali percorsi esplorare o ignorare si è basata su motivazioni anche episodiche e dettate dall’interesse dei lettori e dalle discussioni che il gruppo di lettura ha sostenuto negli incontri precedenti. Più ancora che per le galleries precedenti anzi, in questo caso la natura frammentaria del testo ha suggerito una metodologia di ricerca spesso guidata dal caso e dalla serendipità, che restituisce un lavoro frammentario e composito, che speriamo possa rendere conto della struttura testuale e concettuale dell’opera da cui siamo partiti.
Delle citazioni non forniremo la pagina precisa ma il titolo dell’articolo da cui sono tratte. Questo rende più semplice identificare la citazione nelle diverse edizioni pubblicate della Bustina e la brevità degli articoli stessi (poco più di due pagine per la gran parte dei testi) rende molto semplice rintracciarvi il passo citato.
I documenti utilizzati sono quasi totalmente conservati e consultabili presso la Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna. Salvo dove diversamente specificato la collocazione indicata è quindi relativa a questa biblioteca.

Francesco Attardi, Filosofia dell'immortalità (1875)
Nel 1990 Eco pubblica una Bustina dedicata a «un genere saggistico che si può definire come storiografia dei folli letterari, e che si occupa di autori “matti”, non solo nell’ambito della letteratura ma anche delle scienze». Il titolo di questo articolo è proprio I folli letterari e nella prima parte Eco vi elenca alcuni testi che sono veri e propri repertori di follie legate ad opere scritte.
Si passa poi ad alcuni esempi di testi folli, fra i quali - in mezzo a nomi ben più conosciuti come «Socrate, Newton, Poe e Walt Whitman» - viene citata questa Filosofia dell’immortalità dettata in brevi lezioni di Francesco Attardi, che entra in “quota follia” perché l’autore analizza e discute in tono serio e razionale la «possibilità dell’abolizione della morte sia violenta che naturale».
Francesco Attardi, Filosofia dell’Immortalità dettata in brevi lezioni, Palermo, Uff. tipogr. diretto da G. Bondi, 1875.