copertina di I nutrimenti terrestri . I nuovi nutrimenti
Gide André

I nutrimenti terrestri . I nuovi nutrimenti

Quaderni della Medusa ; 25
Milano, A. Mondadori, 1948
Isbn: 269571   Collocazione: BCABo ANCESCHI 00B 008 011
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I nutrimenti terrestri ci parlano della strenua difesa dell’esperienza singolare, del desiderio di godere e di nulla possedere, di una memoria antropologica di un millenario mondo (e mito) contadino, pagano (e virgiliano) e sorgivo, di una libertà antevedente che uno scrittore, allo stesso tempo affabile e classicamente inesorabile, ha saputo scorgere prima di altri; la stessa libertà affannata e celibe che è corsa poi nel secolo a venire, quella dei nostri Natanaele coi capelli lunghi e le chitarre, di ogni easy rider tardoadolescenziale (magari virato al negativo dal maledettismo ideologico o rock dei Riders on the storm ), delle scuole occupate e delle marce per la rivolta antiautoritaria e egualitaria d’America e d’Europa. Prima opera di nota dello scrittore, in essa si ritrovano temi basati sul pensiero filosofico, vi si parla di esperienze di vita e morale. L'opera si presenta come una "suite" di momenti lirici intrecciati a recitazioni, riflessioni e sogni; tutta l'azione di questo vero e proprio saggio ruota attorno al discorso che il narratore indirizza al giovane Nathanael raccontandogli le proprie esperienze e anche degli aneddoti ispirati alle lezioni del proprio maestro Ménalque. Questo saggio può essere considerato a tutti gli effetti un manuale di edonismo.