
Album "La Bustina di Minerva"
In questa gallery raccogliamo documenti che illustrano la genesi e la vita editoriale della raccolta di articoli La Bustina di Minerva di Umberto Eco (Bompiani, 2000), che fanno riferimento ai temi trattati nell’opera o hanno fornito uno spunto per uno dei testi contenuti nel volume. Questo è il resoconto di un’esperienza di lettura e di ricerca nel patrimonio della nostra biblioteca (con alcune escursioni su altre raccolte documentarie). Non c’è quindi nessuna pretesa di una presentazione esaustiva dei molti argomenti e materiali che la varietà caleidoscopica degli articoli potrebbe suggerire. La scelta di quali percorsi esplorare o ignorare si è basata su motivazioni anche episodiche e dettate dall’interesse dei lettori e dalle discussioni che il gruppo di lettura ha sostenuto negli incontri precedenti. Più ancora che per le galleries precedenti anzi, in questo caso la natura frammentaria del testo ha suggerito una metodologia di ricerca spesso guidata dal caso e dalla serendipità, che restituisce un lavoro frammentario e composito, che speriamo possa rendere conto della struttura testuale e concettuale dell’opera da cui siamo partiti.
Delle citazioni non forniremo la pagina precisa ma il titolo dell’articolo da cui sono tratte. Questo rende più semplice identificare la citazione nelle diverse edizioni pubblicate della Bustina e la brevità degli articoli stessi (poco più di due pagine per la gran parte dei testi) rende molto semplice rintracciarvi il passo citato.
I documenti utilizzati sono quasi totalmente conservati e consultabili presso la Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna. Salvo dove diversamente specificato la collocazione indicata è quindi relativa a questa biblioteca.

Sotto il nome di plagio (1969)
In Su un processo Eco ricorda un altro caso che sul finire degli anni Sessanta aveva scosso e polarizzato l’opinione pubblica, con modalità e motivazioni simili al processo Sofri, pur se con un’eco minore. Su quell’episodio - oggi praticamente dimenticato - e sul processo che ne era conseguito, era stato pubblicato il volume che qui vediamo, a cui Eco aveva contribuito con un testo dal titolo Le parole magiche, poi confluito nella sua raccolta di saggi Il costume di casa. Evidenze e misteri dell'ideologia italiana del 1973 (Eco lo ricorda nella nota 3 di Su un processo, specificando che sicuramente il volume sul caso Braibanti era irreperibile nelle librerie). Gli eventi che avevano coinvolto - e travolto - Aldo Braibanti sono riassunti così in Su un processo:
«Un oscuro professore di provincia - tra l’altro non l’ho mai conosciuto, né prima né dopo - era stato accusato di “plagio”: di avere cioè sedotto e irretito due giovanotti (si badi bene, adulti) inducendoli a vivere con lui un rapporto omosessuale e - ciò che pareva peggio - una vita di bohème e una serie di idee che andavano dal marxismo alle opinioni atee del filosofo ebreo [sic] Baruch Spinoza».
Come il processo Sofri, anche quello a Braibanti era «stato condotto violando tutte le regole della logica e della ragionevolezza» dal momento che «semplicemente non esisteva il reato». Braibanti viene assolto in appello. Perché Eco ricorda questo episodio?
«Perché alla fine gli interventi meditati e mirati sul nodo essenziale della vicenda (il processo era viziato) hanno certamente influito su una riconsiderazione più equilibrata del caso. Se invece si fossero viste per le strade manifestazioni di omosessuali che chiedevano la liberazione di Braibanti perché era uno dei loro, ritengo che Braibanti sarebbe ancora in galera».
Ugualmente deboli, a suo avviso, se non dannosi, erano stati per Sofri gli argomenti di coloro che lo difendevano sulla base del fatto che lo conoscevano bene e ritenevano che non avesse potuto commetere il reato di cui era accusato. Molto meglio sarebbe stato avere più interventi razionali e ponderati come quello di Ginzburg, che pur considerando l’imputato uno dei suoi migliori amici, si occupava di come era stato condotto il processo e dell’assurdità dell’accusa, senza mettere in campo elementi legati alle relazioni personali.
Sotto il nome di plagio. Studi e interventi sul caso Braibanti, Milano, Bompiani, 1969.