
Album "Il pendolo di Foucault"
In questa gallery raccogliamo documenti che illustrano la genesi e la vita editoriale del secondo romanzo di Umberto Eco, Il pendolo di Foucault (Bompiani, 1988), che fanno riferimento ai temi trattati nell’opera o hanno fornito una base informativa per l’autore.
Questa non vuole essere un’analisi scientifica ed esaustiva di fonti e documenti utilizzati dall’autore né tantomeno un’interpretazione critica.
Quello che qui proponiamo è il resoconto di un’esperienza di lettura e di ricerca nel patrimonio della nostra biblioteca (con alcune escursioni su altre raccolte documentarie). Non c’è quindi nessuna pretesa di una presentazione esaustiva dei molti argomenti e dei molti materiali che il romanzo potrebbe suggerire, ma la volontà di compiere una scelta sulla base di motivazioni anche episodiche e dettate dall’interesse dei lettori e dalle discussioni che il gruppo di lettura ha sostenuto negli incontri precedenti.
Consci di non incarnare il Lettore Modello presupposto dal testo, del testo faremo un uso specifico piuttosto che darne un’interpretazione, secondo la distinzione posta dallo stesso autore in Lector in fabula (paragrafo 3.4, Uso e interpretazione, p. 59-60).
L’indicazione delle pagine del romanzo citate si riferisce alla prima edizione, pubblicata nel 1988 dall’editore Bompiani. De Il pendolo di Foucault sono comunque sempre indicati anche i capitoli da cui sono tratte le citazioni, per facilitarne l’individuazione in altre edizioni.
I documenti utilizzati sono quasi totalmente conservati e consultabili presso la Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna. Salvo dove diversamente specificato la collocazione indicata è quindi relativa a questa biblioteca.

Il calendario di suor Ortensia
La versione latina e quella italiana dell’opuscolo che illustra la riforma gregoriana e le sue conseguenze sono legate in un unico volume, giunto alla Biblioteca dell’Archiginnasio dal convento dei Santi Ludovico e Alessio di Bologna, in cui si erano stabiliti i gesuiti quando nel 1814 la Compagnia di Gesù venne ripristinata da Pio VII (vi rimasero fino al 1859). Precedentemente in quel convento si trovavano le suore Francescane. Il volume conserva le tracce di questi passaggi di proprietà. Sulla carta di guardia anteriore infatti è ben visibile la nota manoscritta «questo libro sia, de suor, ortensia». Nelle controguardie anteriore e posteriore si trovano invece due precedenti collocazioni relative al convento dei Santi Ludovico e Alessio.
Chiesa Cattolica, Kalendarium Gregorianum perpetuum, a cura di Antonio Lilio, Venezia, eredi di Melchiorre Sessa <1.>, 1582.
Collocazione: 11. T. V. 18 op. 1
Chiesa Cattolica, Il Calendario Gregoriano perpetuo. Con priuilegio del sommo pontefice, del Senato veneto, e d'altri prencipi, tradotto dal latino nell'italiano idioma dal reuerendo M. Bartholomeo Dionigi da Fano, Venezia, Giovanni Battista Sessa <2.> & fratelli, 1582.