
Album "Baudolino"
In questa gallery raccogliamo documenti che illustrano la genesi e la vita editoriale del romanzo Baudolino di Umberto Eco (2000), che fanno riferimento ai temi trattati nell’opera o hanno fornito una base informativa per l’autore. Questa non vuole essere un’analisi scientifica ed esaustiva di fonti e documenti utilizzati dall’autore né tantomeno un’interpretazione critica.
Quello che qui proponiamo è il resoconto di un’esperienza di lettura e di ricerca nel patrimonio della nostra biblioteca (con alcune escursioni su altre raccolte documentarie). Non c’è quindi nessune pretesa di una presentazione esaustiva dei molti argomenti e dei molti materiali che il romanzo potrebbe suggerire, ma la volontà di compiere una scelta sulla base di motivazioni anche episodiche e dettate dall’interesse dei lettori e dalle discussioni che il gruppo di lettura ha sostenuto negli incontri precedenti.
L’indicazione delle pagine del romanzo citate si riferisce alla prima edizione, pubblicata nel 2000 dall’editore Bompiani. Di Baudolino sono comunque sempre citati anche i capitoli da cui sono tratte le citazioni, per facilitarne l’individuazione in altre edizioni.
I documenti utilizzati sono quasi totalmente conservati e consultabili presso la Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna. Salvo dove diversamente specificato la collocazione indicata è quindi relativa a questa biblioteca.

Umberto Eco, Baudolino (2000)
Baudolino è il quarto romanzo di Umberto Eco. Esce nelle librerie nel 2000, come di consueto per la casa editrice Bompiani. Viene successivamente riproposto in altre edizioni ma senza nessuna modifica o testo integrativo di mano dello stesso Eco o di altri.
L’autore ne racconta la genesi nell’articolo Come scrivo (in Umberto Eco, Sulla letteratura, p. 342-379), versione accresciuta di un testo pubblicato una prima volta nel 1996. Eco sottolinea la particolarità di questo nuovo romanzo rispetto alla nascita dei tre precedenti, tanto che il paragrafo dedicato al testo che ci interessa si intitola L’eccezione di Baudolino (p. 360-364). Per scriverlo infatti l’autore non è partito da un’idea seminale ben precisa - come aveva fatto per Il nome della rosa, Il pendolo di Foucault e L’isola del giorno prima - ma da almento tre idee, una delle quali abbandonata durante il percorso di creazione. Inoltre non è stata la costruzione del mondo a determinare lo stile del romanzo, che è invece nato per altre motivazioni e scelte.
Di come sia nato il romanzo, Eco discute anche con Thomas Stauder in un capitolo del recente Colloqui con Umberto Eco, che riprende un’intervista del 2001 (p. 105-123).
Fra le idee seminali da cui è nato Baudolino c’era quella di raccontare la storia di «un gruppo di personaggi che costruivano dei falsi» (ivi, p. 361). Il tema del falso come «motore di molti eventi della storia» (Umberto Eco, La forza del falso, in Id., Sulla letteratura, p. 309-341: 310), era già stato al centro di un testo narrativo del professore alessandrino, Il cimitero di Praga. La distanza cronologica che intercorre fra le vicende raccontate nei due romanzi dimostra come per Eco questa fosse da considerarsi una costante del dispiegarsi degli eventi della storia, interpretata però in maniera molto varia nelle diverse epoche storiche.
Autentiche notizie false è il titolo della sezione dedicata a Baudolino nel catalogo della mostra della Biblioteca Braidense che esponeva i libri antichi provenienti dalla collezione di Eco (L'idea della biblioteca. La collezione di libri antichi di Umberto Eco alla Biblioteca nazionale Braidense, p. 145-153) e che consigliamo di sfogliare in quanto integra con ulteriori spunti le suggestioni documentarie che vogliamo presentare in questa gallery. La sezione è curata da Costantino Marmo, autore in questo stesso volume del saggio Monaci, inquisitori, sciapodi e blemmi: la scelta del Medioevo da sognare (p. 33-48). Segnaliamo anche in questo catalogo la sezione dedicata a Storia della bellezza e Storia della bruttezza, curata da Anna Maria Lorusso (p. 175-181), il cui titolo, Formosità deformi e formose deformità, testimonia la vicinanza a tematiche protagoniste anche di Baudolino. In questi due volumi sono di particolare interesse per il nostro discorso il capitolo La bellezza dei mostri (in Storia della bellezza, p. 130-153) e il capitolo Mostri e portenti (in Storia della bruttezza, p. 106-129).
Sulla stessa tematica del «rapporto tra verità e menzogna» e della «capacità di creare Storia vera dalla parola falsa» insiste anche Alessio Pezzella nell’articolo Metanarrativa e verità in Baudolino (in Prove di forza del falso. Studi su Umberto Eco, p. 33-64: 33).
I temi suggeriti nelle righe precedenti e che saranno protagonisti, non unici, di questa gallery - il falso, il fantastico, l’eccezionalità estetica che sfocia nel mostruoso - sono ben sintetizzati dall’immagine che campeggia sulla copertina della prima edizione del romanzo: la miniatura di un uomo-aquila tratta da un esemplare manoscritto del Roman d’Alexandre datato 1338 e conservato presso la Oxford Bodleian Library.
Ricordiamo infine che Baudolino ha ispirato una serie di 26 tavole illustrate da Vito Boggeri, pubblicate in un volumetto intitolato Alla ricerca di Vito. Tra sabbie cartoni e favole. 26 tavole di Vito Boggeri sul Baudolino di Umberto Eco. Ad ogni tavola viene associato un brano del romanzo.
Umberto Eco, Baudolino, Milano, Bompiani, 2000.