
Album "Baudolino"
In questa gallery raccogliamo documenti che illustrano la genesi e la vita editoriale del romanzo Baudolino di Umberto Eco (2000), che fanno riferimento ai temi trattati nell’opera o hanno fornito una base informativa per l’autore. Questa non vuole essere un’analisi scientifica ed esaustiva di fonti e documenti utilizzati dall’autore né tantomeno un’interpretazione critica.
Quello che qui proponiamo è il resoconto di un’esperienza di lettura e di ricerca nel patrimonio della nostra biblioteca (con alcune escursioni su altre raccolte documentarie). Non c’è quindi nessune pretesa di una presentazione esaustiva dei molti argomenti e dei molti materiali che il romanzo potrebbe suggerire, ma la volontà di compiere una scelta sulla base di motivazioni anche episodiche e dettate dall’interesse dei lettori e dalle discussioni che il gruppo di lettura ha sostenuto negli incontri precedenti.
L’indicazione delle pagine del romanzo citate si riferisce alla prima edizione, pubblicata nel 2000 dall’editore Bompiani. Di Baudolino sono comunque sempre citati anche i capitoli da cui sono tratte le citazioni, per facilitarne l’individuazione in altre edizioni.
I documenti utilizzati sono quasi totalmente conservati e consultabili presso la Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna. Salvo dove diversamente specificato la collocazione indicata è quindi relativa a questa biblioteca.

Giovanni de Mandevilla, Trattato delle più meravigliose cose (1488)
Ancora Le terre leggendarie offre a Eco uno spunto gustoso per il personaggio di Baudolino, quando racconta la vicenda di un «bugiardo patentato, il “cavaliere inglese” Sir John der Mandeville» (p. 123), che si rivelerà essere invece il medico francese Jean de Bourgogne. Il suo resoconto, databile alla metà del XIV secolo, è diverso dai molti altri precedenti in quanto è il primo ad asserire - naturalmente mentendo - di avere visto le meraviglie del regno del Prete Gianni, non di averne sentito semplicemente parlare da altre popolazioni orientali.
Come si vede in questa pagina del suo resoconto tratta da un incunabolo del 1488, anche lui, come Eco in Baudolino, pone alcuni animali fantastici ai confini del regno del Prete, che descrive poi in alcune pagine che sono al tempo stesso una summa di quanto già detto e un modello per chi verrà dopo di lui a descrivere le meraviglie di quelle terre lontane.
Per una più agevole lettura proponiamo le pagine dedicate al Prete Gianni in una traduzione italiana del 1870.
John Mandeville, Tractato de le piu maravegliose cose e piu notabile che si trovino in le parte del mondo, Bologna, Ruggeri, 1488.