Roberto Lemmi

(Firenze 1901-1971)

Nato a Firenze nel 1901, si forma nella sua città natale, dove si diploma presso l'Accademia di Belle arti. Pittore, illustratore, fumettista e cartellonista è considerato uno dei maggiori esponenti dell’arte animalier europea del Novecento. Di carattere schivo e riservato vive tutta la sua vita a Firenze. Nel 1936 nasce il sodalizio con l'editrice fiorentina Vallecchi che dura fino alla sua morte e per la quale realizza quasi tutte le copertine della rivista venatoria «Diana» e illustra i libri editi dall'editoriale Olimpia.

Appassionato di caccia, le sue opere più riuscite sono proprio quelle ispirate alla natura, immagini che nascono dopo un’attenta osservazione prima dal vivo, durante le battute di caccia, poi, verso la fine della sua carriera, attraverso l'uso sapiente del mezzo fotografico. Collaborò con il Laboratorio di Zoologia Applicata alla Caccia di Bologna e realizzò un importante scenografia per il Parco Nazionale d’Abruzzo.
Lavora anche come illustratore per romanzi e libri per l'infanzia. Nel 1952 illustra 6 cartoline emesse dal Comitato Nazionale Monumento a Pinocchio in collaborazione con l'Associazione Nazionale Tubercolotici di Guerra. Nel 1938 per l'editore Nerbini realizza le strisce del Giustiziere Mascherato in sostituzione del fumetto L'uomo Mascherato per il periodico «L'Avventuroso», dopo che il governo italiano ha vietato la pubblicazione di materiale straniero richiedendo maggior patriottismo nelle storie pubblicate, anche a fumetti. Sempre per Nerbini realizza i fumetti Segno di Roma, Nel Paese dei Pigmei e La Nave Corsara.

Se Lemmi nella pittura è sicuramentre un erede della tradizione pittorica toscana dell'Ottocento, all'interno dei suoi fumetti e delle illustrazioni utilizza un segno più moderno ed espressivo.
Lavora anche come grafico pubblicitario realizzando cartelloni per alcune importanti aziende italiane, tra le quali Fiat, Piaggio, Beretta e molte altre.

La più importante raccolta di opere, riviste e libri illustrati da Roberto Lemmi è conservata nel Museo Civico di Storia Naturale di Jesolo (VE).

Muore a Firenze nel 1971.

Bibliografia e sitografia