Crimini Felsina. Delitti a Bologna
24 settembre 2025, 17:00 @ Biblioteca dell'Archiginnasio | Sala dello Stabat MaterPiazza Galvani 1 Bologna
Presentazione del libro di Nicola Bianchi

Partecipano insieme all’autore Nicola Bianchi,
Alessandro Melchionda, avvocato,
Gabriele Bordoni, avvocato,
Gianni Leoni, giornalista QN e Il Resto del Carlino.
Modera Valerio Baroncini Vice Direttore Il Resto del Carlino
Letture dell’attore Saverio Mazzoni
Otto delitti. Otto stazioni. Otto ferite aperte nella memoria di Bologna. Inizia da qui, con Crimini Felsina di Nicola Bianchi, il viaggio letterario e investigativo di Ade, la nuova collana di Edizioni Minerva dedicata esclusivamente alle storie vere di sangue e mistero, italiane o straniere, risolte o irrisolte, dei nostri tempi o del passato.
Crimini Felsina, con prefazione del giornalista Gianni Leoni, è molto più di un libro di cronaca nera: è un vero e proprio treno nella storia criminale bolognese, dove ogni fermata – o meglio, ogni “stazione” – è un delitto che ha segnato la città. Un viaggio nella memoria, dalla prima stazione dedicata al giornalista Ezio Cesarini, fucilato dai fascisti nel 1944, alla drammatica morte della piccola Sarah Cusmà Piccione Jay, brutalmente uccisa a soli nove anni.
Dal delitto del tassista Giorgio Camorani – il celebre “caso del taxi 17” – fino al più recente omicidio del giovane Giuseppe Balboni nel 2018.
Tra i capitoli più potenti, quello su Francesca Alinovi, intellettuale, docente e icona del Dams, assassinata nel 1983, poi i casi rimasti irrisolti o ancora controversi, come l’omicidio di Valeriano Poli o la vicenda giudiziaria legata alla banda Casaroli, un fenomeno unico della criminalità del dopoguerra in cui si intrecciano malavita, ideologia e disagio sociale. Tutti i racconti si chiudono su una domanda: perché? E non sempre c’è una risposta.
Crimini Felsina non è un libro che offre certezze, ma un libro che cerca. Che interroga la città. Che vuole tenere viva la memoria. E in questo senso il numero otto delle “stazioni” non è casuale. Nella simbologia cristiana l’otto rappresenta la resurrezione, un nuovo inizio. Per questo, Crimini Felsina è anche un omaggio alla città che resiste, che non dimentica, che continua a farsi domande.