Periodici

La Rivista del Comune di Bologna

La rivista nasce nel 1915 come strumento di informazione civica gestito direttamente dall'Amministrazione comunale; la pubblicazione, in un primo periodo essenzialmente dedicata alla statistica e alla demografia, col passare degli anni assume sempre più evidenti ambizioni editoriali. Interrotta nel 1939 riprenderà solo nel dopoguerra, a partire dal 1948 e fino al 1994, quando cesserà definitivamente la storia della rivista.

cover of La Rivista del Comune di Bologna

Dal 1915 al 1939
Tra il 1915 e il 1920 la rivista affronta quasi esclusivamente temi inerenti all’attività amministrativa del Comune. 
Dopo un’interruzione dovuta anche alle vicende politiche che portarono all’avvento del Fascismo, nel 1924 il periodico esce con una veste rinnovata e un marcato indirizzo politico.
Ogni fascicolo contiene articoli di argomento vario ma soprattutto culturale - anche se ampio spazio viene dato a diversi aspetti della vita cittadina - una sezione di brevi rubriche più o meno fisse, di cui alcune dedicate all’attività del Fascismo locale, e una terza parte con tabelle e diagrammi demografici e statistici.
Gli articoli sono in genere accompagnati da una ricca e preziosa componente illustrativa, nella quale si fa largo impiego dell'immagine fotografica. L'uso della fotografia, in particolare per fini propagandistici, aumenta poi esponenzialmente con il progressivo consolidarsi del Regime.

Per agevolare la ricerca di articoli e illustrazioni sono state "ritagliate" tutte le immagini e trascritte le relative didascalie, nonché gli indici della rivista.

A cura di Ruggero Ruggeri e Rita Zoppellari, con la collaborazione di Farima Astani e Lorenzo Lodi. Progetto realizzato grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna.

Dal 1948 al 1968
La rivista riprende le pubblicazioni nel 1948 e si caratterizza per la cura editoriale, tipografica e per l’utilizzo di carta patinata e di efficaci copertine a colori, a dimostrazione dell’importanza che l’Amministrazione comunale affida a «Bologna» come strumento per la comunicazione diretta con i cittadini.
Oltre ad argomenti storici ed artistici, ampio spazio viene dedicato ai temi della ricostruzione della città duramente provata dalla guerra, con importanti articoli, corredati anche da numerose immagini non facilmente reperibili in altro modo. Per questo la rivista va considerata un’importante fonte, anche se poco nota, per chi è interessato a ricerche sull’attività dell’Amministrazione comunale negli anni Cinquanta.
La periodicità è irregolare, escono solitamente due numeri all’anno fino ai primi anni Sessanta, ma dal 1963 al 1968 vengono pubblicati perlopiù numeri monografici dedicati a mostre o a personaggi rilevanti, da Accursio al cardinal Lercaro, e nel 1968 un numero monografico dedicato alla Resistenza.
Escono anche a partire dal 1959 dei supplementi, intitolati «Bollettino d’informazione dell’attività municipale», dedicati in genere a temi monografici (l’assistenza, i servizi scolastici etc).

Roberto Landi ha pubblicato su «L’Archiginnasio» del 1980 gli Indici della rivista del Comune di Bologna dal 1915 al 1958
http://badigit.comune.bologna.it/books/bollettino/pdf/1980-7.pdf

Dal 1968 al 1994 l’Amministrazione comunale ha continuato a pubblicare diversi periodici contenenti principalmente informazioni sull’attività amministrativa, ma anche notizie sulla vita cittadina e su argomenti storici ed artistici, che saranno oggetto nei prossimi anni di ulteriori progetti di riproduzione digitale da parte della Biblioteca dell’Archiginnasio.

A cura di Rita Zoppellari, Tatiana Tripodi e Maurizio Avanzolini. Riproduzioni a cura di Catia Magnani e Romina Zazzaroni.Si ringrazia la Biblioteca di storia e d’arte di San Giorgio in Poggiale per il prestito temporaneo di alcuni fascicoli.