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La sala dello Stabat Mater

Al piano superiore le dieci aule scolastiche (oggi intercomunicanti, ma un tempo con accesso indipendente dal loggiato) sono fiancheggiate da due aule magne: una per gli Artisti, oggi Sala di lettura della biblioteca, e una per i Legisti, oggi detta Sala dello Stabat Mater in memoria della prima esecuzione, tenutavi il 18 marzo 1842, dello Stabat Mater di Gioachino Rossini, sotto la direzione di Gaetano Donizetti.

copertina di La sala dello Stabat Mater

Quest’ambiente solenne è uno dei più rappresentativi dell’antica sede universitaria, perché fastosamente decorato da varie composizioni gratulatorie che talvolta si sovrappongono a quelle più antiche.

Nella parete sud, il monumento al cardinale legato Fabrizio Savelli (1648) si impone con l’aquila bicipite sulla ornamentazione epigrafico-araldica preesistente.

In alto un fregio con grandi stemmi intercalati da lesene con telamoni e cariatidi, emblema della natio germanica, è databile al 1569.

Un grande affresco raffigurante la Vergine col Bambino, anch’esso del 1569, campeggia al centro della parete occidentale e sovrasta il luogo in cui era posta la cattedra.